Mary Rose Evelyn Cox
Durante la Resistenza, l'abitazione di Mary Cox a Firenze, in via dei Tavolini, divenne luogo di incontro dei patrioti che si battevano contro i nazifascisti. La sera del 19 giugno i repubblichini della "banda Carità" fecero irruzione nell'appartamento sorprendendovi alcuni resistenti che, con Rocco Caraviello, stavano organizzando un'azione per liberare alcuni partigiani detenuti all'Ospedale militare di Firenze.
Mentre Caraviello fu portato nel Chiasso del Buco, vicino a piazza Signoria, e subito assassinato, Mary Cox e altri tre che si trovavano nella casa, dopo essere stati duramente picchiati furono trasportati dai fascisti all'Hotel Savoia, in attesa di trasferirli in via Bolognese, nella famigerata "Villa Triste". Qui gli sgherri del maggiore Carità sottoposero l'insegnante e i suoi compagni ad ogni sorta di sevizie.
Dopo aver inflitto lo stesso trattamento a Maria Penna, che (contemporaneamente a Bartolomeo Caraviello, cugino del marito) era stata prelevata di notte nella sua casa, sotto gli occhi terrorizzati dei quattro figli, i repubblichini portarono le due donne e gli altri prigionieri in via di Capornia e li fucilarono, abbandonandone i cadaveri sulla strada. Qui, dopo la Liberazione, è stato eretto un monumento che ricorda le vittime della violenza fascista.
Nel 2007 il Comune di Firenze e il Consiglio del Quartiere 5 hanno dato alle stampe il libretto di Maurizio Gerace dal titolo Mary e Maria &lquo; Due donne della Resistenza.